pennuti e mazziati


Una ventina di giorni fa da palazzo Trissino veniva lanciata l’allerta Piccioni. La neoinsediata amministrazione comunale si era detta pronta a far intervenire la quasi dismessa e dimessa aeronautica militare pur di cancellare l’infido volatile dalla faccia della terra. I vigili urbani erano stati addestrati, in maniera del tutto bipartisan dall’onorevole Sergio Berlato, a sparare come cecchini ed appostati sulla torre Bissara camuffati da statue in perfetto stile neopalladiano.

"L’infame volatile dall’aspetto bonario ed innoquo, minaccia la sicurezza cittadina. Il quieto vivere è messo in discussione da un malefico columbiforme" ha dichiarato nella giornata di ieri l’ex assessore alla sicurezza Valerio Sorrentino dopo esser stato sorpreso nel malmenare una coppia di piccioncini appartati nelle panchine di Campo Marzo con un manganello. "Il guaio è che, per preservare i monumenti cittadini l’utilizzo dell’olio di ricino è altamente sconsigliato" ha proseguito lo sconfitto avvocato di Alleanza Nazionale.

Diversa la posizione in materia del  neoassessore alla cultura Matteo Quero che, reduce dal furto della propria Honda Jazz, ha voluto celebrare il volatile di torre con un tributo a Frank Zappa.

Achille Leonida Variati, dal canto suo, non si è lasciato cogliere di sorpresa ed ha cacciato a colpi di spada i piccioni dal balcone di Palazzo Trissino affrontando con grande onore e coraggio la levata di scudi dell’ex consigliere comunale Ciro Asproso.

Arrigo Abalti, di contro, si è limitato a prendere una fava con due piccioni.

Marco Boato ha fatto sapere, tramite i due suddetti piccioni viaggiatori, che continuerà a battersi per il referendum.

  

(nella foto: Arrigo Abalti prende una fava con due piccioni, Marco Boato un referendum). 

 

 

2 commenti

  1. dal GdiVi di mercoledì 04 giugno 2008 cronaca pag. 17

    IL FATTO. Il furto in un garage di via Samoggia

    Slalom in piazza
    L’auto era rubata

    Altro che averla trovata aperta in piazza delle Erbe, come ha dichiarato l’uomo che è stato bloccato dalla polizia municipale. La Honda Jazz “impazzita” finita addosso alle transenne in piazza Castello domenica mattina, mentre era in corso la gara ciclistica “12 ore del Palladio” era stata rubata nella notte in via Samoggia dal garage di un’abitazione. A sporgere la denuncia per furto è stata la proprietaria M. Q., la quale adesso lamenta danni per almeno 5 mila euro.
    A guidare la macchina era S.R., 48 anni, un balordo della città che aveva nel sangue 3,5 grammi per litro (7 volte il consentito) e che pare non abbia mai conseguito la patente. L’uomo, visibilmente ubriaco, ha spiegato di essere transitato per piazza dei Signori e quindi per alcune vie centralissime prima di finire contro le transenne.
    L’incidente era avvenuto sotto gli occhi di alcuni agenti di polizia locale che avevano subito preso in consegna l’individuo e quindi l’avevano sottoposto all’alcoltest, il cui risultato era stato inequivocabilmente positivo. Da stabilire chi ha rubato la macchina nel garage di via Samoggia.

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