Dopo l’allarme abat-jour della scorsa notte e l’emergenza pentole a pressione dell’anno scorso, la questura di Vicenza ha rafforzato i controlli sulla Cooperativa Insieme, sospettata di essere "l’Arsenale di cellule eversive di matrice anarcoinsurrezionalista".
http://www.youtube.com/watch?v=YoSWbVahm2s
(nel video, gli artificieri analizzano il pacco sospetto)
IL FATTO. Ieri notte c’è stato trambusto verso le 3 in via Casermette accanto alla Ederle
Pacco sospetto vicino alla caserma americana
fatto esplodere dagli artificieri. Era un’abat-jour
- Domenica 27 Dicembre 2009
- CRONACA,
- pagina 13
La sindrome da attentato fa intervenire gli artificieri nel cuore della
notte temendo un’esplosione. Soprattutto se il pacco sospetto è trovato
da una pattuglia dei carabinieri nelle vicinanze della caserma Ederle.
In realtà, come si è appurato, si trattava di un innocuo pacchetto che
conteneva una abat-jour. Ma di questi tempi, basta poco per far
scattare l’allarme. Pochi giorni fa, si ricorderà, era successo un
fatto analogo vicino alla Chinotto. Sono intervenuti anche i militari
americani per sincerarsi di quale fosse la situazione e anche loro
hanno convenuto di far intervenire gli esperti.
PACCO.
Sono le 3 di ieri notte quando una pattuglia dei militari della Setaf
che sta transitando in via Casermette nota l’involucro collocato in una
zona sospetta. Siccome spuntano dei fili, il pensiero dei carabinieri
va subito a un possibile ordigno. Si avvicinano un po’, contattano la
propria sala radio e la informano del ritrovamento. Che cosa fare?
Visto il pacco e il possibile contenuto scattano le procedure standard
che impediscono di mettervi mano. Meglio una precauzione in più
rispetto a qualche brutta sorpresa. Nelle stesse ore, anche se
dall’altra parte dell’oceano, c’è stato il fallito attentato su un
aereo di linea della Delta.
ARTIFICIERI. Un’ora dopo il
ritrovamento, alle 4, parte la richiesta di intervento degli
artificieri da Padova. Viene informata la catena di comando dell’Arma e
quella americana. La zona di via Casermette viene interdetta alla
circolazione, anche se a quell’ora era davvero scarsa, e viene
predisposto l’intervento del robot per compiere le procedure di
disinnesco-scoppio. Sebbene gli inquirenti credessero poco alla
presenza effettiva di un ordigno, hanno agito come se si trovassero
davanti a una potenziale bomba. Perciò, una volta giunti da Padova, gli
esperti hanno preparato il robot che si è avvicinato al pacco sospetto
e hanno proceduto a farlo brillare con una microcarica. Erano le 6
quando gli investigatori si sono resi conto che si trattava di un
innocuo paralume. Probabilmente, vista la zona dei cassonetti, qualcuno
l’aveva l’abbandonato la sera di Natale incurante delle possibili
ripercussioni.I.T.