Dopo l’annunciato successo dello sceneggiato "le figlie del capitano Grant" TVA Vicenza sta alacremente lavorando nella realizzazione di una fiction che racconti alla città le umili origini del questore Giovanni Sarlot. Il Boccale anticipa in esclusiva la trama della serie televisiva che farà letteralmente impazzire mamme e celerini rendendo il neo questore una vera e propria star.
Di origini umili con fagotto e manganello d’ordinanza Sarlot, si imbatte in una giovane insegnante molestata da tre malfattori che la vogliono derubare del
denaro affidatole dal padre, un educatore severo che di mestiere faceva il preside, per una commissione; Sarlot non esita
a prenderne le difese e, colpendoli in maniera accanita con una pietra, a farli desistere
dal losco proposito. Per ricompensa il padre della ragazza gli offre
lavoro come bracciante nella sua azienda affidandolo al suo uomo di
fiducia col compito di istruire Sarlot nelle molteplici attività della
fattoria. Compito che scoprirà sovrumano e che lo vedrà soccombere
diventando a sua volta vittima dell’ingenuo quanto maldestro vagabondo,
che invece eccelle nelle smancerie per la bella figlia del fattore.
Problematico il corretto utilizzo degli attrezzi e utensili,
pericoloso quando acuminati come il forcone per il carico del fieno e
che regolarmente finirà per infilzare il bracciante suo tutor, imbarazzante quando previsti per la mungitura del toro… fortunatamente rimpiazzato subito con la vacca
da latte dalle cui mammelle non ne spilla in ogni caso una goccia
nonostante l’energica scrollatura della coda a mo’ di leva di fonte.
Innaffiare con un piccolo annaffiatoio i filari delle piante da frutta
è impresa biblica, fortunatamente la campana del pranzo salva Sarlot.
Il calar del sole è il segnale per il meritato riposo notturno dei
braccianti e l’ora delle malefatte per i delinquenti che, infatti,
premeditano l’assalto al gruzzolo del fattore, ma ancora una volta si
troveranno l’indomito ed iracondo Sarlot sulla loro strada che li caccia a fucilate
inseguendoli, ma infortunandosi nell’impresa. Soccorso dal fattore è
amorevolmente medicato e accudito dalla bella figlia, della cui
dedizione approfitterà, Sarlot, esagerando le modeste conseguenze
dell’infortunio. Ma un bel giovanotto giunge alla fattoria, per la
gioia della ragazza che gli si getta al collo abbracciandolo e
baciandolo e presentandolo al vagabondo come suo fidanzato.
Immediatamente, in Sarlot, i malanni fisici scompaiono per lasciare il
posto alla tristezza della disillusione amorosa. Ripreso il fagotto
d’ordinanza, lasciandole un biglietto in cui rivela il suo sentimento
per lei, il vagabondo mestamente si allontana, ingobbito e sconfitto,
lungo la strada del destino, ma fatti pochi passi… una bella scrollata
e via saltellante e fiducioso verso la questura di Vicenza.
(nella foto: il questore Sarlot in compagnia dell’inseparabile manganello d’ordinanza)