16/04/2009

2009-04-16

IL CASO. Una giovane di 15 anni ha denunciato di aver subito turpi attenzioni dal fratellastro per almeno sei mesi

Educazione sessuale? No, molestie alla sorella

Un imbianchino di 25 anni che vive nell’hinterland della città è indagato per i presunti abusi alla ragazza

L’adolescente sarebbe stata vittima delle turpi attenzioni del fratellastro per parecchi mesi
Per mesi avrebbe molestato la sorellastra più giovane con la scusa di insegnarle i rudimenti del sesso. Una sorta di educazione sessuale che però avrebbe le caratteristiche della violenza. Per questo, un imbianchino di 25 anni, residente nell’hinterland della città (i suoi dati non sono resi noti per non rendere riconoscibile la presunta parte offesa), è stato iscritto sul registro degli indagati con l’ipotesi di violenza sessuale ai danni di una minorenne. La ragazza, infatti, ha 15 anni e gli episodi sarebbero iniziati quando ne aveva 14.
La vicenda è venuta alla luce dopo la denuncia ai carabinieri della madre dell’adolescente, che era andata a convivere con il padre dell’imbianchino ancora alcuni anni fa in un Comune dell’hinterland della città. I due genitori, separati dopo il primo matrimonio, avevano portato con loro i due figli che di fatto sono cresciuti assieme pur non essendo fratelli di sangue.
Era stata proprio la madre, alcuni mesi fa, a scoprire i due figli in atteggiamenti inequivocabili in camera e a scatenare in famiglia, sconvolta, il diavolo a quattro. La ragazza, a quel punto, aveva confessato che i contatti con il fratellastro proseguivano da almeno sei mesi e si erano via via intensificati.
In più occasioni, quando erano in casa da soli, infatti, l’imbianchino e la studentessa si erano appartati, pur senza giungere a rapporti completi. La ragazza si sarebbe trovata in uno stato di sottomissione anche perché il fratellastro l’avrebbe costretta ad alcuni atti con la minaccia che avrebbe raccontato tutto alla madre.
Tutto era partito – in base a quanto riferito anche dalla ragazzina, che dovrà essere sentita – quando l’imbianchino le aveva detto che era ormai abbastanza grande da iniziare a giocare con il sesso, e lui era disponibile a insegnarle alcune cose che poi le sarebbero tornate utili quando avrebbe avuto un fidanzato.
In realtà, sarebbe stata la scusa per toccare la ragazza, che ha qualche problema di relazione, e farsi toccare nelle parti intime. Secondo la madre della ragazza tutto era finalizzato ad avere un rapporto incestuoso con la quindicenne la quale è rimasta sconvolta dopo alcuni di questi incontri che avrebbero avuto i crismi della dominazione – vista la differenza di età, della forza fisica e anche le minacce di rendere nota la loro relazione – e della violenza. Per questo la giovane era diventata più irascibile, parlava in casa con un linguaggio sconcio che non aveva mai utilizzato e aveva creato parecchie preoccupazioni ai genitori. Anche il patrigno, che pure è spesso fuori casa per lavoro, si era accorto del cambiamento della ragazzina ma non aveva certo ipotizzato che fosse dovuto alle molestie compiute da suo figlio, il quale godeva della stima.
I carabinieri hanno effettuato le prime verifiche, che porterebbero alle stesse conclusioni di quanto denunciato.