7-5-2009

L’INDAGINE. La polizia ha soccorso a due passi dal tribunale una ragazza di 17 anni scappata dal fidanzato-protettore
Baby lucciole in centro arrestati gli sfruttatori
Diego Neri
In cella due giovani per prostituzione minorile e per violenza sessuale L’arrivo del 113 dopo che le adolescenti erano state costrette ad un’orgia

Hanno costretto due ragazzine di 17 e 18 anni a battere il marciapiede e a incontrare i clienti in casa, in centro città, dietro al tribunale, per qualche settimana. Fino a quando, la notte scorsa, la minorenne dopo un litigio è fuggita. La polizia l’ha trovata che piangeva sotto la procura ed ha avviato le indagini che hanno portato in cella i due fidanzati-protettori, anche loro molto giovani. In manette sono finiti i cittadini romeni Vasile Finegari, 19 anni, con un domicilio nel Mantovano, con le pesantissime accuse di sfruttamento della prostituzione, anche minorile, lesioni e violenza sessuale, e Viorel Branzei, 18 anni da un mese, domiciliato a Torri di Quartesolo, per sfruttamento anche della minorenne. Li ha fermati la polizia d’intesa con il pubblico ministero Angela Barbaglio che ora chiederà la convalida del provvedimento.
Il blitz delle volanti della questura è scattato poco prima delle 3. Una pattuglia stava transitando in corso Palladio quando, davanti a palazzo Negri, ha visto una ragazza in lacrime. La romena, 17 anni, ha spiegato di aver litigato con il moroso: «Mi ha colpita, non voglio tornare a vivere con lui, voglio rientrare a casa, dai miei, a Mantova». Poiché nell’appartamento di contrà Canove Vecchie 15 aveva lasciato tutte le sue cose, gli agenti l’hanno accompagnata trovando il fidanzato, Finegari, assieme a Branzei e ad un’altra romena.
La minorenne si è presa il cellulare, ha chiamato la mamma chiedendo che la venisse a prendere, si è fatta dare 70 euro ed è uscita con i poliziotti, che percependo qualcosa di strano hanno deciso di accompagnarla al casello dell’A4. Durante il tragitto, però, la minorenne è scoppiata in lacrime ed ha raccontato la sua storia.
«Il mio fidanzato mi fa prostituire – è stato l’esordio -. L’ho conosciuto due anni fa attraverso l’ex moroso di mia sorella, che è stato arrestato di recente a Bologna per rapina. Vivevamo tutti nel Mantovano, e a febbraio ho deciso di trasferirmi a Torri di Quartesolo con lui e altre persone, fra cui Branzei. Per i miei qui faccio la barista. Nel frattempo Vasile ha conosciuto in chat un’altra ragazza romena e l’ha convinta con una serie di promesse a venire in Italia. Lei era certa di avviare una relazione sentimentale con lui, ma poi ha scoperto che c’ero io. Da un paio di settimane a questa parte quei due ci hanno costretti a prostituirci in contrà della Piarda per 40 euro a cliente in auto, 80 nell’appartamento di contrà Canove Vecchie, dove nel frattempo ci siamo tutti trasferiti».
I poliziotti del commissario Loris Cecchetto e del sostituto commissario Paola Sulis l’hanno portata subito in questura e hanno iniziato a verificare quanto raccontava. Lei ha riferito, fidandosi delle divise, che ogni sera i due maschi le portavano in macchina alla Piarda, le controllavano e a notte fonda le riportavano a casa, pretendendo tutto l’incasso, fino a 300 euro a sera. In più occasioni Finegari l’avrebbe costretta a subire rapporti sessuali anche se lei non voleva. In casa gli agenti hanno trovato preservativi e abiti in tema con il mestiere.
Martedì sera, le due romene sono state caricate da due vicentini, forse padre e figlio, che hanno preteso un’orgia a quattro. Gli sfruttatori hanno dato l’ok e le due coppie si sono recate nell’appartamento dove hanno consumato il rapporto multiplo. Quando le giovani sono tornate alla Piarda, i due romeni erano imbufaliti e volevano sapere perchè erano state via così a lungo. Ne era nata una discussione violenta, proseguita in casa, fino a quando la minorenne, alla quale Finegari aveva premuto la scarpa sul viso (è stata medicata, guarirà in 15 giorni), non ha deciso di scappare ed ha incontrato la volante. All’alba sono scattati i fermi. Ora toccherà ai due ragazzi difendersi.