15-11-2009

Niente soldi all’idraulico Don Giovanni
«Caldaia rotta? Pensava solo a mia figlia»  
LA STORIA. La vicenda surreale di un vicentino che ritiene di essere stato truffato da una spesa "gonfiata"

Vicenza. Con una trama del genere Lino Banfi o Massimo Boldi chissà che filmetto avrebbero tirato fuori.
È una storia da commedia all’italiana quella avvenuta nelle ultime settimane nella zona di Sovizzo, dove un vicentino di 50 anni, padre di famiglia, ha minacciato cause e querele contro un idraulico e soprattutto contro il suo apprendista, colpevole di essere troppo affascinante agli occhi di sua figlia, e poi di avergli presentato un conto mica da ridere.
La vicenda è iniziata ancora la scorsa estate, quando una famiglia di vicentini si accorge di avere qualche problema alla caldaia, tanto da avere pochissima acqua calda. Il proprietario, sposato con una figlia di 18 anni, chiama l’idraulico di fiducia, un vecchio conoscente con attività in un altro Comune dell’hinterland della città, e gli prospetta il problema.
Così, qualche giorno dopo, l’artigiano si presenta a Sovizzo e porta con sè un ragazzo di bottega, un apprendista di una ventina d’anni, per sistemare con lui il guasto.
Dopo una rapida occhiata, l’idraulico si accorge che c’è un pezzo rotto e spiega al proprietario che sarà necessario sostituirlo. «Te lo faccio portare fra domani e dopodomani dal mio apprendista, si arrangerà lui a completare il lavoro. Ci paghi alla fine, non dovrebbero esserci problemi. Si tratta di un’uscita e del pezzo rotto, circa 200 euro».
Puntuale, il giovanotto di bottega torna a finire il lavoro. Passa di mattina, quando padrone di casa e moglie sono al lavoro e nell’appartamento c’è solo la figlia adolescente. «Tutto bene? Funziona la caldaia?», chiede il padre alla ragazza a pranzo. «A dire il vero no. È venuto l’apprendista, ha cambiato il pezzo ma ha detto che il problema non era quello, e che tornerà probabilmente domani».
La storia si ripete nei giorni successivi, con la caldaia che pare proprio non volerne sapere di funzionare correttamente, nonostante i ripetuti tentativi del giovane idraulico.
In totale, dai calcoli del cinquantenne, sono sei le visite dell’apprendista. E sarebbero probabilmente state molte di più, se un pomeriggio il padrone di casa non fosse rientrato a casa dal lavoro per un problema. Davanti al cancello aveva notato il furgoncino dell’idraulico, ma quando ha varcato la porta non l’ha trovato indaffarato con la caldaia. Si stava dando da fare sì, ma a letto con sua figlia, che aveva ceduto alla corte del bell’artigiano.
Facile immaginare il pandemonio che ne è seguito, con i due giovani a rivestirsi in fretta fra le urla del genitore, che si è sentito tradito due volte. Ecco i motivi delle continue uscite dell’apprendista! Altro che guasto misterioso!
Come sia proseguita la vicenda non è dato di sapere. Quello che è certo è che nei giorni scorsi, dopo qualche mese, è giunto a Sovizzo il conto per la sistemazione della caldaia: un migliaio di euro.
Il padrone di casa è andato, per la seconda volta, su tutte le furie. Ha chiesto lumi alla polizia ed è deciso ad andare fino in fondo: «Pagherò i 200 euro e non un soldo di più. Altrimenti li querelo tutti».