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Dopo il malore accusato nelle scorse settimane da Angelo Azzalini sembra che il professore di Longare si stia rimettendo. Nella serata di sabato è stato addirittura visto bere una birra seduto al bancone del Sabotage.

scaduto l’ultimatum al commissario Costa, il presidio permanente minaccia blocchi festosi. Migliaia di fans dei Bloc Party fraintendono e Bloccano via S. Antonino. http://www.youtube.com/watch?v=xOeFiII9mSE

In vista del 15 dicembre, il reparto creativo del movimento No Dal Molin è già al lavoro per sostituire il fortunato slogan se si sogna da soli è solo un sogno, se si sogna insieme è la realtà che comincia. Un estratto dal brain-storming dell’ultima riunione: se si sogna da soli è solo un sogno.… Continua a leggere slogan

Gli studenti vicentini protestano contro l’ordinanza anti-alcol del comune. La Digos ha prelevato dei campioni di vin brulé per verificarne il contenuto alcolico. Debutta su TVA Vicenza la nuova serie C.S.I.: Ceste, Spriss e Infigatomare con Gerardo Buonomo nel ruolo di Gil Grissom.

Insorgono i romeni colpiti dal decreto di espulsione: a compiere azioni illegali non sarebbero stati veri romeni, ma si tratterebbe in realtà di esemplari contraffatti di fabbricazione cinese. Nel frattempo l’uomo nero fa sapere che si prenderà un lungo periodo di vacanza   

Tensione a Palazzo Chigi: un ministro confonde il pacchetto sicurezza con un pacco bomba distrattamente lasciato incustodito da un agente dei servizi segreti.   

la caccia a rom e romeni fa breccia anche nel movimento no dal molin. Nel pomeriggio di ieri un manipolo di presidianti ha assaltato la casa di ROMano Prodi a Bologna e devastato la vettura di Cesare ROMiti.

Le famiglie per la pace si preparano a schierare le proprie truppe ai blocchi. E ricordano: "Gli ultimatum saranno i primi". Nella foto (da destra): Marangoni, Ambrosi, Longo e Copiello durante un training organizzato da Rete Lilliput.

Sta per scadere l'ultimatum lanciato a Paolo Costa. Al presidio tutti sono pronti ai blocchi di partenza.

Il Partido Democratico statunitense lancia un segnale di forte discontinuità all'amministrazione Bush. "Se dovessimo vincere le elezioni, anzichè la Lonely Planet, per bombardare l'iraq, useremo la Routard".