P38 a orologeria

Se prima della manifestazione del 2 dicembre ci pensavano gli editorialisti del quotidiano locale ad irretire le viscerali paure dei vicentini con allarmi sulle possibili derive violente del movimento, dopo l'editto bulgaro la vicenda è assurta a questione d'interesse nazionale, quindi a tuonare dalle colonne di un giornale non sono più Camp Smiderle o FiboAntonacci, bensì personaggi del calibro (non necessariamente intellettuale, s'intende) di Pierluigi Battista, il quale, presumibilmente ricevendo per questo amorevoli pacche sulle spalle da parte dei personaggi cui tira i piedi, ci ha deliziato la settimana scorsa con l'articolessa Vicenza e Violenza.

Ed ecco lo scenario che si prefigura: una rinascita dell'eversione armata, e questo sarebbe l'unico risultato dell'ingenuo tumultuare dei vicentini.

Ricapitolando, se ai primi di dicembre, messi in guardia dai moderati sui rischi delle manifestazioni, rispondevamo: "seee, e poi volano gli asini", oggi dovremmo rispondere: "mmmh, forse prima voleranno gli anarchici".

2 commenti

  1. C’e’ chi ci bagna il panuzzo su questa storia (cioè: come si dice dalle mie parti “sfrutta queste fobie medioevali per darsi una scusante politica”).
    Ieri sera a rai tre di liberto (comunisti italiani) ha detto – per giustificare il fatto che da pezzo di governo marcia contro le decisioni del governo – che sarà alla manifestazione anche per raccogliere e veicolare il dissenso altrimenti resta tutto in mano alla frangia dei violenti…
    curtigghi inutili, che fanno comodo a tutti. così anche i soggetti istituzionali di sinistra che parteciperanno si danno una motivazione nobile. spero che la gente del posto sia un poco meno mediocre di così.
    comunque mi raccomando, per questi benpensanti che vengono a tenere buoni i bimbi discoli bisogna preparare il kit da lavori socialmente utili: sacco nero dell’immondizia e raccogli cartacce… così mentre si sfila e i bimbi sporcano loro ripuliscono. dato che saranno lì per quello…
    😉
    ciao

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