Sarlo Romano Impero

Preoccupato per l’imminente vuoto di potere, il questore Giovanni Sarlo propone di risolvere la questione in maniera democratica: autoproclamandosi Imperatore di Vicenza con il nome di Sarlo Magno.

Cambierebbe poco nella struttura amministrativa, che rimarrebbe rigorosamente feudale, con la consueta gerarchia di vassalli, assessori e valvassini.

La cerimonia di incoronazione si terrà la notte di Natale per mano del vescovo Nosiglia, neoeletto reggente della contea di Rettorgole.

Tiepida l’accoglienza tra l’opinione pubblica.

"Altro che Magno", dice una portavoce delle prostitute sgomberate qualche notte fa:  "tuttalpiù Pipino il Breve".

Anche Giometto teme la reintroduzione di vecchi tributi, gabelle e decime e dichiara: "È sempre il solito Magno Magno".

 

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