Garibaldi Mazzini Egalité

La Brigata Garibaldi Mazzini Egalitè marcia per le vie di Vicenza dopo la liberazione della città da parte di Achille Leonida Variati. I vili vinti tremano. Arrigo Abalti si consola ascoltando un disco di Lucio Battisti, l’ex assessore alla sicurezza Valerio Sorrentino si sente insicuro di sé, Claudio Cicero traccia disperato cerchi concentrici sul proprio piatto di minestra mangiando svogliatamente, il vescovo Cesare Nosiglia sente rumore di zoccoli abbeverarsi in piazza delle poste.

8 commenti

  1. « Nel caso in cui venga usata la più piccola violenza o venga recata la minima offesa nei confronti delle loro Maestà, il re, la regina e la famiglia reale; se non si provvede immediatamente alla loro sicurezza, alla loro protezione ed alla loro libertà, esse (la Maestà imperiale e reale) si vendicheranno in modo esemplare e memorabile, abbandoneranno cioè la città ad una giustizia militare sommaria ed i rivoltosi colpevoli di attentati subiranno le pene che si saranno meritati. »

    Carlo Guglielmo Ferdinando di Brunswick-Wolfenbüttel

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