tornano i fasti del Boccale di Vicenza

Immerso nella selva, nella grotta che gli fa da casa, in un'aspra località segreta nella vasta regione compresa fra Lumignano e Ponte di Nanto, Filogamo Caoduro interrompe il suo lungo silenzio forzoso che da anni contraddistingue il suo esilio. A lungo ha taciuto, disorientato dall'evolversi vorticoso della società, dal germogliare dei peggiori istinti nelle persone a lui vicine, dalla violenza della censura. Ma l'ex direttore della gloriosa testata liberal-pellagra de il Boccale di Vicenza non riesce più a contenersi e, sfidando la sorte, esce allo scoperto.

Ecco dunque questo blog, dove tutti i vicentini dotati della facoltà di scrivere, spararando un numero sufficientemente contenuto di cazzate – schiera dalla quale si sentano esclusi tutti quelli che hanno pensato "faccio parte della categoria"(supponenti), "sì al Dal Molin"(folli), "ora disegno un ettagono con riga e compasso"(velleitari, più sani dei precedenti),o analoghi – sono invitati a far fuoriuscire finalmente il FilogamoCaoduro che è in loro lasciando un commento su tutto ciò che leggono su questo sito (ossia, almeno per ora, una beneamata mazza).

2 commenti

  1. sembra promettere bene questo blog. non vedo l’ora di leggere altri articoli…sai com’è, con la gente che c’è in giro la beneamata mazza basta e avanza come argomento per certe categorie :D. Forza Filogamo. Peace!

  2. edizione straordinaria de il Boccale di Vicenza: i capelli di Hullweck non sono tinti. il segreto è nello Shampoo PalMolin.

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