Church Travolta

I lefebvriani chiedono perdono al Papa per le affermazioni negazioniste di monsignor Richard Williamson.

"Abbiamo avuto conoscenza – si legge nella nota dei Lefebvriani
diffusa in serata dalla Sala Stampa della Santa Sede – di un’intervista
rilasciata da Mons. Richard Williamson, membro della nostra Fraternità
San Pio X, alla televisione svedese. In questa intervista, egli si
esprime su questioni storiche, in particolare sulla questione del
genocidio degli ebrei da parte dei nazionalsocialisti. E’ evidente che
un vescovo cattolico non può parlare con autorità ecclesiastica che su
questioni che riguardano la fede e la morale. La nostra Fraternità non
rivendica alcuna autorità sulle altre questioni. La sua missione è la
propagazione e la restaurazione della dottrina cattolica autentica,
esposta nei dogmi della fede. E’ per questo motivo che siamo
conosciuti, accettati e apprezzati nel mondo intero".

"E’ con grande dolore – aggiunge mons. Fellay – che costatiamo quanto
la trasgressione di questo mandato può far torto alla nostra missione.
Le affermazioni di Mons. Williamson non riflettono in nessun caso la
posizione della nostra Fraternità. Perciò io gli ho proibito, fino a
nuovo ordine, ogni presa di posizione pubblica su questioni politiche o
storiche".

Non potendo più coltivare, se non in privato, la propria passione per la politica e la storia, travolto dalle polemiche, Richard Williamson ha fatto sapere dal suo blog di essersi reso disponibile per una parte nel remake del film "Lefevre del sabato sera".

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